come arte di combattimento quale era un tempo
(da 'Kung Fu Magazine', ottobre 2000)
Che la moderna interpretazione della maggior parte delle arti marziali lasci oggi molto a desiderare, é particolarmente evidente per quello che riguarda il Tai Chi Chuan. Ai nostri giorni l’arte cinese viene solitamente associata a lenti e aggraziati movimenti che costituiscono una particolare attrattiva per anziani, donne o per coloro che desiderano semplicemente ridurre la tensione e migliorare la loro salute.
La sua apparente calma e serenità può anche attirare coloro che sono spaventati da ‘duri’ sistemi di combattimento, non risulta perciò sorprendente che molti di coloro che praticano tali arti più combattive (Karate e Taekwondo) amino deridere l’apparente mancanza di valore nella difesa personale delle forme di Tai Chi.
Ma proprio come i praticanti di arti marziali che diventano meglio informati sul Karate trovano che esso abbia una parte ‘morbida’, coloro che studiano appieno il Tai Chi riscontrano che il suo più esterno manto di grazia (la sfaccettatura dello stile più praticata oggi) maschera un arte mortale. In verità, come si sarebbe potuto tradurre il Tai Chi Chuan ‘la boxe dell’ultimo raggiungimento’ o’il grande pugno definitivo’ se non fosse realmente un’arte da combattimento, almeno in origine.
SEGRETI SVELATI
L’esperto di Tai Chi australiano Erle Montaigue sostiene di sapere perché
questo sia successo. Nella prima parte del XX secolo, dice, si tenne un incontro
allo scopo di riunire tutti i legittimati maestri di Tai Chi del momento: “ne
avevano avuto abbastanza”, dice, “molti esterni” stavano iniziando
a raccogliere qualcosa della conoscenza nascosta e segreta, sviluppata in origine
da “Chang-San Feng”. Per mantenere la loro superiorità, i
veri maestri decisero di insegnare solamente le basi a qualsiasi studente
che non avesse fatto parte del cerchio interno. Quindi avrebbero posto
tali persone come rappresentativi del sistema interno. Nel frattempo agli istruttori
fu chiesto di riservare la cosa vera ai loro parenti stretti ed a uno o due
studenti favoriti (è riportato dal famoso maestro Ark Wong che i maestri
cinesi abbiano insegnato agli occidentali solo il 10% di quello che sapevano.)
Quello che i maestri di Tai Chi non consideravano fu che così tanti (inclusa
la maggioranza dei cinesi) avrebbero eventualmente attinto da questo modo annacquato
di praticare. E in questo avrebbero sviluppato una tale affinità, che
oggi solo un ristretto numero di istruttori conosce il vero significato delle
applicazioni di combattimento del Tai Chi. In quel tempo Yang Shou-Hou, il fratello
maggiore di Yang Chen Fu, non era d’accordo con le regole che si erano
proposti i maestri; a dire di Erle Montaigue, egli insegnò la ‘cosa
vera’ solamente a due allievi Hsung Yang-Ho e il suo stesso insegnante
stesso, Chang Yiu Chun. La storia del Tai Chi suona spaventosamente simile alla
trasmissione del Karate in Okinawa, durante la prima parte dei XX secolo. Quando
da un sistema di difesa personale, segretamente insegnato a studenti selezionati,
venne ad essere un’attività di educazione fisica insegnata a scuola,
si dovette trasformare in una forma di esercizio relativamente sicura, poichè
non sarebbe stato pensabile insegnare a bambini immaturi come uccidere e paralizzare.
Di conseguenza, molti ben disposti insegnarono quello che conoscevano come
vero Karate’, fino a diventare insegnanti e a propagare le stesse false
concezioni. In seguito molti militari stanziati in Okinawa caddero preda delle
stesse illusioni. Questo articolo traccerà sette passi per ricreare
un’efficace arte di difesa personale dal moderno Tai Chi e per evitare
così il destino in cui cadde il Karate di Okinawa. Come sempre, dice
Montaigue, bisognerebbe trovare istruzione da un insegnante competente.
SVILUPPARE MAGGIORE VELOCITÀ
La maggior parte di coloro che ha avuto esperienza delle forme di Tai Chi ha
constatato come esse vengano eseguite in modo lento e dolce. Secondo Montaigue
questa è la più bassa espressione dell’arte. Tale pratica
può arrecare beneficio alla salute, ma i movimenti lenti, da solo, sono
insufficienti per proteggere se stessi in una vera situazione di difesa personale.
Quando le forme di Tai Chi sono eseguite al livello più alto, esse includono
una più intelligente disseminazione di movimenti esplosivi e rallentati.
Lo sviluppo della rapidità richiede l’attenta sincronizzazione
di tensione e rilassamento, sostiene Montaigue. Mentre molti praticanti di Tai
Chi stanno rilassati troppo a lungo, molti praticanti di Karate di basso livello
commettono l’errore opposto, cioè di rimanere troppo tesi e per
troppo tempo. Tutto quello che è necessario ad aumentare la velocità
è appena una leggerissima tensione al momento giusto. Alcune azioni di
relativa tensione, come mantenere un pugno stretto, possono realmente inibire
il movimento delle braccia. Fortunatamente il Tai Chi fa un uso non frequente
del pugno utilizzato dal Karate tradizionale, le tecniche a mano aperta sono
la norma, poiché più versatili come armi e promuovono elasticità
e rapidità di movimento.
DIMENTICARE LE ‘PARATE PURE’
Una ‘parata pura’ può essere definita l’azione che
compie il difensore per fermare o deflettere il movimento dell’attaccante;
sebbene essa sia meglio di niente, non eviterà comunque la prosecuzione
degli attacchi seguenti. Se si para semplicemente un attacco dopo l’altro,
presto o tardi si verrà colpiti.
CREARE FA-JING
Ad un’efficace difesa personale sono necessari movimenti frustati ed esplosivi.
Fa-Jing è il termine cinese per questo tipo di energia: esso richiede
un movimento coordinato dell’intero corpo e permette l’utilizzo
della propria arma (sia che si tratti di una mano a coltello, del polso, della
base del palmo o di qualsiasi altra parte) per colpire rapidamente con potenza
penetrante. Proprio come un pugile perde potenza quando colpisce utilizzando
solo la forza del suo braccio e della spalla, così bisognerebbe generare
un azione energica con il corpo intero. L’idea è di ‘scuotere’
il centro di gravità del corpo, lasciando che la potenza venga rilasciata
da quel punto per culminare con un azione esplosiva ‘ad onda’ nelle
mani. Per un’efficace trasferimento di potenza dal centro di gravità
alle mani, vi deve essere un azione a molla’ attraverso tutto il corpo,dice
Montaigue.
UTILIZZARE MOVIMENTI SIMULTANEI
La vecchia routine parata/pugno non è realistica sulla strada, perché
necessita di troppo tempo. Un commento che le forze dell’ordine spesso
odono da vittime di crimini è che il fatto si sia svolto troppo rapidamente.
Il Tai Chi enfatizza con ambedue le braccia movimenti che in pratica si rivelano
simultanei, le braccia lavorano in armonia, un braccio protegge mentre l’altro
contrattacca. Solo una frazione di secondo separa i due movimenti.
COLPIRE I PUNTI APPROPRIATI
Tutte le tecniche utilizzate nel Tai Chi dovrebbero essere diretti verso punti
di agopuntura. Ne sono esempio i punti stomaco N. 9’, stomaco N. 11, fegato
N. 14, vescicola biliare N. 20 e triplice riscaldatore N. 17. Colpire i
punti appropriati avrà l’effetto di distruggere il flusso di energia
(chiamato 'chi' in cinese, 'ki' in giapponese e coreano) e può indebolire,
mettere fuori combattimento o anche uccidere chi venisse colpito con sufficiente
forza dalla direzione appropriata (attenzione : questi punti non dovrebbero
essere colpiti durante la pratica, bisognerebbe soltanto simulare il colpo,
e questo sempre sotto la supervisione di un istruttore competente) . Alcuni
punti di agopuntura sono situati sopra nervi importanti o centri nervosi: colpire
tali punti può avere l’effetto di paralizzare un arto o causare
un ‘interruzione del battito cardiaco , dovrebbero essere colpiti come
un’ultima risorsa, allorché una vita innocente sia in pericolo.
UTILIZZARE COLPI PREPARATORI SUI PUNTI
Una tecnica preparatoria sui punti viene definita come qualsiasi tecnica portata
su un punto designato a renderne un’altro più sensibile ad essere
colpita. Se entrambi i punti sono scelti in modo appropriato, la seconda
tecnica sarà quella principale, la sola che mette l’avversario
fuori combattimento. Forse il più comune colpo preparatorio è
verso il ‘pericardio N. 6’ che è localizzato sull’interno
della porzione inferiore dell’avambraccio. E’ un punto di drenaggio
per l’energia del corpo, per sfruttarlo è necessario colpire in
una direzione verso il basso (verso il polso). Una comune sequenza di Tai Chi
si svolge come segue: un attaccante colpisce con il pugno destro, con la mano
sinistra a coltello si para colpendo il braccio che attacca nel punto ‘pericardio
N. 6’, una frazione di secondo dopo la mano a coltello colpisce il punto
‘stomaco N. 9’ sul lato destro del suo collo: il risultato sarà
devastante.
CONTRASTARE LO YIN CON LO YANG
Il concetto Yin/Yang degli opposti è fondamentale per la filosofia e
la medicina tradizionale cinese. Yang sta per qualità come durezza, luminosità
e calore, Yin indica i loro opposti, morbidezza, oscurità e freddo. Un’applicazione
marziale può essere facilmente dimostrata tramite le applicazioni del
polso. Per colpire con energia Yang (per esempio la base del palmo), il polso
dovrebbe partire con una formazione Yin, in una posizione convessa della mano.
Si può creare potenza per la tecnica Yang trasformando il polso da una
forma Yin ad una Yang, appena si entra in contatto con il bersaglio.Se la trasformazione
prende luogo prematuramente (prima del contatto con il bersaglio), molta della
potenziale energia trasferibile viene persa, in questo caso si tratta di una
tecnica eseguita senza energia. Viceversa, per colpire con una formazione Yin,
il polso deve prima essere tenuto in una formazione Yang. L’energia Yin
è trasferita quando il polso scatta da una formazione Yang ad una Yin,
mentre colpisce il bersaglio.
RITORNARE ALLA GLORIA
Il Tai Chi è rinomato come esercizio per la salute, ma fermarsi
a questo è ridurre l’arte. Se utilizzato con potenti esplosioni
dirette a specifici punti di agopuntura del corpo dell’attaccante, il
Tai Chi rappresenta uno dei più antichi e forse efficaci mezzi di difesa
personale a mano nuda. Questo è il motivo per cui alcuni ricercatori
considerano il Tai Chi ‘l’arte madre”, lo stile che ha generato
il Karate ed i suoi simili. Nell’insegnare l’appropriata applicazione
delle tecniche e dei principi del Tai Chi, Erle Montaigue spera di riportare
la reputazione del Tai Chi alla sua primitiva grandezza, così da renderlo
degno, ancora una volta, del reale significato di ‘supremo, ultimo pugno’.