TAI CHI DIM MAK
IL’ PICCOLO SAN SAU’'

 

Una delle forme di Tai Chi insegnate dal M° Erle MONTAIGUE è chiamata ‘Piccolo San Sau’, e chiarisce in maniera particolareggiata e senza possibilità di smentita che il Tai Chi è davvero un’arte marziale da combattimento. Verrà mostrata un’analisi dei primi movimenti di questa sequenza: le foto da A-1 fino ad A--10 mostrano le applicazioni di difesa personale dei movimenti. La descrizione seguente è designata esclusivamente come informazione. Alcuni punti colpiti (corrispondenti ai meridiani energetici), in particolare quelli sul collo e sul capo, sono potenzialmente letali, specie se combinati con tecniche che percuotono punti ‘di preparazione’, (Set -Up Points). Per una corretta localizzazione dei punti e dei loro nomi, consultare qualsiasi mappa di agopuntura. In allenamento bisogna fare attenzione a colpire questi punti e comunque in presenza di un istruttore qualificato: essi vengono utilizzati soltanto nel caso di una minaccia della vita e in situazioni di difesa personale. Queste informazioni non devono essere sfruttate per passatempo, divertimento o per dimostrazioni egoistiche che non rispettano la salute dei partecipanti.

Foto A-1: l’attaccante porta un gancio destro al capo del difensore. Il difensore porta un’azione ‘a mano a coltello’ sinistra, verso la parte interna dell’avambraccio dell’attaccante. Questo serve sia come azione di parata che come colpo ‘di preparazione’ per rendere più vulnerabili i bersagli sul collo.

Per migliorare l’efficacia del colpo sulla mano sinistra, il difensore deve colpire l’avambraccio dell’attaccante in direzione rivolta verso il polso dell’avversario. Sarebbe condizione ideale che il pugno dell’attaccante fosse in posizione verticale (e non è il caso della foto) , poiché esporrebbe il punto di agopuntura ‘Pericardio 6’, che si trova al centro della parte interna dell’avambraccio, poco sopra il polso: questo è un punto di drenaggio per l’energia del corpo; un colpo portato verso il basso sul punto ‘Pericardio 6’, esprime al meglio l’effetto di questa tecnica.

Più o meno nello stesso tempo, colpendo circa una frazione di secondo dopo, la mano destra a coltello del difensore colpisce la parte destra del collo dell’avversario, esattamente nel punto di agopuntura ‘Stomaco 9’. Questi due colpi possono sembrare simultanei, ma l’effetto più potente si verifica se il braccio dell’avversario è colpito un istante prima che lo sia il collo.

Si fa notare che qui è descritta soltanto la sequenza base della forma. Le innumerevoli implicazioni avanzate del movimento del corpo sono per la massima parte lasciate ad un insegnamento individuale.

Foto A-2: stessa situazione della foto A-1, tranne che tutto è eseguito sul lato opposto.

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto A-3: si ripete il movimento della foto A-1.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto A-4: l’attaccante ora porta un gancio sinistro verso la parte destra bassa delle costole del difensore. Il difensore esegue una combinazione parata/colpo verso i punti di pressione proprio sopra il polso sinistro dell’attaccante, usando il dorso del polso sinistro e il fondo della parte ossea del polso destro verso il mignolo.

La posizione di ciascuna delle mani del difensore nella foto A-4 merita un esame più accurato. La mano destra del difensore sta portando un colpo ‘yang’; la sua sinistra, un colpo ‘yin’. Un colpo yang è eseguito con la trasformazione rapida della mano e del polso dall’impostazione yin all’impostazione yang, nell’istante di contatto con il corpo dell’attaccante. Viceversa, un colpo yin necessita di una trasformazione rapida da un’impostazione yang ad una yin al momento del contatto.

Foto A-5: sebbene la combinazione dei movimenti considerati in ciascuna delle prime tre foto sia in grado di mettere knock out l’avversario, il movimento mostrato nella foto A-4 deve essere seguito immediatamente dall’azione espressa dalla foto A-5 per rendere inoffensivo l’avversario.

Dopo il movimento di parata/colpo, il difensore usa la sua mano destra per afferrare il braccio dell’attaccante appena sopra il polso sinistro. Non appena afferra, il difensore effettua un rapido strattone verso il basso: questa azione shock attiva i meridiani del cuore e dei polmoni e serve come punto di preparazione per rendere il colpo successivo più potente. Considerato nello stesso movimento ma collegato una frazione di secondo dopo, il difensore colpisce con la nocca più grossa sul dorso della sua mano sinistra, verso il ‘punto della mente’ (Qianzheng) situato al centro del perno della mascella dell’attaccante. Sulle mappe di agopuntura questo risulta come uno dei ‘nuovi punti’. (Nota: alcune delle mappe meno complete di agopuntura non menzionano questo punto). Un colpo portato qui pesantemente interrompe i segnali del sistema nervoso centrale verso il cervello.

Foto A-6: il pugno destro dell’attaccante arriva al livello del corpo. Il difensore esegue un doppio colpo simultaneo verso la zona del basso avambraccio. Il polso destro colpisce con una rapida trasformazione da una posizione ‘yang’ ad una ‘yin’. (Questa azione è l’opposta di quella che la mano destra esegue nella foto A-4). Il polso sinistro del difensore colpisce trasformando da una formazione ‘yin’ ad una ‘yang’. (Questo è l’opposto di ciò che la mano sinistra esegue nella foto A-4). Queste due azioni sviluppano due tipi di energia nel braccio che attacca.

 

 

 

Foto A-7: il ‘colpo di preparazione’ (Set Up strike) è eseguito scivolando rapidamente verso l’interno del braccio destro dell’attaccante con la mano sinistra del difensore. (Nota: un colpo vigoroso all’interno del braccio tende a creare uno shock al corpo con un sovraccarico di energia.
Questo è l’opposto del movimento mostrato precedentemente nella foto A-1 in cui si verifica un drenaggio di energia, causato da un colpo verso il basso sull’interno del braccio). Il colpo scivolato verso l’alto termina con la mano sinistra che colpisce il punto del meridiano ‘Milza 19’.

Il colpo che segue con la mano destra è un ‘backfist’ (colpo con il dorso della mano) verso il basso, nel punto del meridiano ‘Vaso Concezione 24’, situato nell’area del mento. Quest’azione fa pervenire alla testa un maggiore flusso di energia che aggiunto a quello apportato dalla mano sinistra mentre scivola verso il braccio, causa un knockout da eccessivo afflusso di energia al cervello.

Foto A-8: l’attaccante porta un gancio basso sinistro. La mano sinistra del difensore colpisce vicino al gomito dell’attaccante sul punto del ‘Grosso Intestino 12’, e scivola giù nella posizione mostrata nella foto. Il braccio dell’attaccante è poi attaccato dall’azione del polso destro. A completare il movimento, come mostra la foto, le braccia del difensore sono in una posizione ‘ a forbici’, sull’area del polso dell’attaccante.

 

 

 

 

 

Foto A-9: l’attaccante porta un pugno destro basso. Il difensore incontra l’azione con un’apertura dell’azione ‘a forbici’ provenendo dalla foto A-8, ruotando per incontrare l’attacco sulla sinistra, quindi chiude nuovamente ‘a forbici’ per colpire il pugno dell’attaccante nella regione del polso.
Ancora una volta i meridiani del cuore e dei polmoni vengono attivati come punti di preparazione verso il colpo definitivo mostrato nella foto A-10.

 

 

 

 

Foto A-10: dalla posizione ‘a forbici’ della foto A-9 il difensore colpisce verso il punto di agopuntura ‘ Fegato 14’ usando le due mani insieme. Questo è un doppio colpo: il polso destro del difensore è quello che termina a contatto con il corpo dell’attaccante, ma è supportato con l’azione del polso sinistro (che rimane realmente a contatto con il destro). Come nelle foto A-4 e A-6 con questo colpo vengono sviluppati due tipi di energia. E, come descritto precedentemente nella foto A-6, viene sviluppata energia yang con lo ‘snap’ del polso sinistro e energia yin dallo ‘snap’ del polso destro. Notare che il punto ‘Fegato 14’ è molto vulnerabile, in particolar modo quando viene preceduto da un ‘colpo di preparazione’. Nella pratica dell’esercizio è importante non colpirlo controllando l’azione, e allenare solamente in presenza di un istruttore qualificato.

Sebbene siano stati presentati soltanto i primi movimenti della forma del ‘Piccolo San Sau’, quanto detto dovrebbe dare al lettore una visione dell’efficacia in combattimento del vero Tai Chi. Infatti, alcuni esperti di arti marziali considerano essere il Tai Chi ‘l’arte madre’, la sola che per prima ha sviluppato la conoscenza dell’angolazione e della direzione per colpire i vari punti di agopuntura allo scopo di difesa personale. Il vero Tai Chi rappresenta uno dei più antichi e forse uno dei più efficaci sistemi di difesa personale a mani nude. Le informazioni qui presentate, sconosciute ai più, sono parte dello sforzo del M° Erle MONTAIGUE nell’aiutare tutti i veri appassionati di arti marziali a penetrare il lato profondo del combattimento del Tai Chi.