PURA POTENZA

Non si trova nulla di fantasioso circa questo stile.
Si tratta di ‘pura potenza’, che prende forma dalla combinazione di forze di energia interna ed esterna.

 

L’Hung Gar, uno dei più famosi e rivoluzionari sistemi di combattimento del sud della Cina, trae le sue origini nel tempio di Shaolin del sud, ma le sue radici giacciono pure all’interno della Società Hung, un’organizzazione politica segreta coinvolta nelle ribellioni del 1800 contro la dinastia Ching (1644/1911).

L’Hung Gar incarna la pura potenza, modellata attraverso l’allenamento combinato di fonti di energia sia interne che esterne: potenza e tecniche sono meglio conosciute attraverso la sua più famosa forma di allenamento, ‘Fu hak seung ying’ (‘la forma della tigre e della gru’), la cui prima parte è dedicata all’allenamento interno dell’Hung Gar, con sequenze di movimenti che ricordano esercizi di tensione dinamica.

Chiamati ‘Kiu Sao’ (‘mani a ponte’), rappresentano gli studi interni di base dell’Hung Gar. Il Kiu sao trasferisce il ‘chi’ (potenza interna) del corpo alle superfici delle mani che vanno a colpire. Formato con l’estensione del braccio in avanti e il palmo rivolto in fuori, il dito indice disteso e le altre dita flesse, la mano a ponte costituisce anche la connessione tra l’avversario e lo stilista Hung Gar. Creato il contatto, la mano a ponte può parare, intrappolare o colpire. Il Kiu sao rappresenta la pratica più caratteristica dell’Hung Gar, così come il ‘Chi sao’  (mani appiccicose) lo è per il Wing Chun: gli esercizi di Kiu Sao favoriscono il concetto di allenamento più importante del sistema Hung Gar, detto eui ma, una schiena ed una posizione forte. In effetti tutta la potenza e la forza necessaria a colpire, nell’Hung Gar provengono dalla schiena, che unifica il corpo in una posizione che dovrebbe sempre essere solida e ben bilanciata. Sei ping ma (posizione del cavallo frontale), è meglio conosciuta nell’Hung Gar, e viene utilizzata come segno di riconoscimento dello stile: prende forma affondando più in basso possibile con entrambe le dita dei piedi rivolte in avanti e le ginocchia che spingono in fuori. La posizione rafforza le gambe del praticante e gli fornisce l’equilibrio e la stabilità richiesta da questo potente stile di combattimento. Se le ginocchia e le dita della ‘posizione del cavallo’ sono ruotate verso l’interno, si ha yi ji kim yeung ma, che ricorda da vicino la caratteristica posizione Wing Chun, anche se quella Hung Gar è più ampia e meno eretta.

Una posizione spesso utilizzata all’interno della forma ‘della tigre e della gru’ è diu ma (‘posizione del gatto’): quando gli stilisti Hung Gar utilizzano tecniche di braccia più strette, le loro posizioni del gatto sono basse e più rannicchiate, con la gamba posteriore piegata per produrre improvvisa potenza elastica.

Le tecniche della gru, comunque, richiedono una posizione diu ma molto più alta di quella della tigre: le sue parate e i suoi colpi sono infatti azioni rapide portate a bersagli alti; la gamba posteriore non è piegata, come nella posizione diu ma della tigre, entrambe le gambe sono piuttosto diritte, e permettono al praticante di muoversi rapidamente, in qualsiasi direzione. Nel portare una tecnica della gru da una posizione diu ma, il corpo viene ruotato verso il lato, presentando il minore bersaglio possibile.

Questo è un esempio di come il becco della gru possa essere utilizzato con proposito sia difensivo che offensivo: dalla posizione di guardia (1), l’attaccante porta un pugno (2); il difensore assume un’azione difensiva a becco di gru e (3) para il pugno verso l’esterno. Creando un’apertura (4), colpisce (5) con un offensivo “Becco della gru” alla zona della tempia.

Vi sono due comuni posizioni del pugno, nell’Hung Gar, di questi uno viene chiamato yeut ji kuen (‘pugno del sole’): il braccio è esteso al 90% della sua lunghezza, con il gomito leggermente flesso, e  il pugno viene portato diretto, in una posizione laterale, con il pollice verso l’alto. L’altro comune pugno Hung Gar è un classico ‘ruotato’, simile a quello portato nel Karate, con il braccio completamente disteso e il gomito ben affondato verso il basso. L’Hung Gar impiega le tattiche di combattimento dei 5 animali: drago, serpente, tigre, leopardo e gru. Quelle della tigre e della gru sono le tecniche di braccia degli animali usate più spesso, e forse la più conosciuta è il Fu Jao (mano ad artiglio di tigre). I Fu Jao rivestono un ruolo così importante nell’Hung Gar da essere accompagnati dalla loro propria energia che produce suoni. In maniera simile al Ki-ai utilizzato nel Karate, i suoni dell’Hung Gar portano l’energia dell’artista marziale nei loro addomi, che viene indirizzata attraverso le mani ad artiglio di tigre. L’Hung Gar comunque distingue tra differenti suoni e diversi tipi di forza emessa: il suono wah utilizzato per guidare il ‘chi’ del praticante nel suo tan tien (il centro dell’energia interna del corpo),  viene prodotto solo in connessione con il doppio Fu jao (tecnica di mano ad artiglio, utilizzando entrambe le mani per colpire). Quest’ultima tecnica è ritenuta uno dei colpi più potenti nell’Hung Gar: il praticante inclina leggermente il suo corpo in avanti, quando usa una posizione chiamata ji ng ma (‘posizione dell’arco e della freccia’). Dal momento che il doppio Fu jao utilizza il dorso come sorgente che sviluppa potenza, proprio come una forte tigre, necessita di una posizione molto più bassa rispetto alla maggior parte delle posizioni Hung Gar. I doppi Fu Jao sono sempre attacchi bassi, diretti per lo più al plesso solare o alla cassa toracica. Il singolo Fu Jao dell’Hung Gar (in cui solo una è la mano a tigre che attacca) è un colpo più rapido, più leggero, e richiede il suono ‘Fu’, che colloca il ‘chi’ più in alto. Nel momento in cui il bersaglio è costituito da occhi, viso o dalla parte laterale del collo, il singolo Fu Jao fa assegnamento su un rapido gioco di gambe per la forza portata nel colpo. Una posizione diu ma con il corpo inclinato in avanti a 45° caratterizza il singolo Fu Jao: la mano a tigre incontra esigenze ben precise per liberare la potenza massimale che l’Hung Gar produce, ed è simile all’artiglio del drago per il fatto che le dita sono flesse, anche se maggiormente in questo caso e disposte in una posizione più simile ad un artiglio di gatto. Un comune fraintendimento della mano a tigre dell’Hung Gar è che, mentre colpisce, la base del palmo sia spinta in avanti.

Un altro errore è colpire direttamente in fuori con il colpo a mano d’artiglio. Il vero Fu Jao viene eseguito nello stesso modo di un gatto che colpisce con i suoi artigli, e può essere usato anche per propositi difensivi: per esempio, la mano più bassa in un colpo doppio è spesso posizionata tra il ginocchio del praticante e il gomito, in un punto in cui si può rapidamente proteggere il busto. Solo un tipo di doppio Fu Jao fa uso di entrambe le mani come arma offensiva: chiamata hak ju jao  (le mani della tigre nera), la tecnica posiziona la mano superiore come un attacco al plesso solare, mentre il Fu Jao più basso è diretto all’inguine.

Il Fu Jao singolo è un po’ differente nel suo uso di tecniche di tigre difensive: come regola, i singoli sono caratterizzati da rapide tecniche di mano ad artiglio sinistra e destra, che prendono potenza in avanti da successive posizioni del gatto. Verso il colpo finale di questa sequenza i praticanti di Hung  Gar portano la loro mano difensiva al bacino ruotando il palmo verso il basso.

Il difensore sta per essere attaccato da dietro (1). Appena l’attaccante porta un colpo alla parte posteriore del capo, il difensore (3) ferma il colpo con un’azione a becco e termina il combattimento rapidamente con una tecnica dell’artiglio di tigre alle costole fluttuanti (4).

Oltre alla tigre, la forma vista più spesso è quella della gru: la sua potenza è veloce e leggera, poiché i suoi bersagli sono le aree più fragili del corpo. Il suono eseguito con un colpo di gru è op, che produce energia dalla regione del plesso solare. Mentre i Fu Jao della tigre sono colpi che si connettono ad un’estrema potenza, gli attacchi di gru hanno spesso un’azione ritornata. Essi si ritirano rapidamente, pronti per l’attacco seguente. La più comune tecnica di mano della gru è hak  jui (becco di gru), che si forma estendendo le prime due dita (indice e medio) e connettendole ad un pollice disteso. In questo modo, per un impatto più grande, viene costituita un’area di superficie più piccola per colpire. Il polso ha la funzione di dare estensione in avanti per gli attacchi di ‘hak jui’. La mano è in origine caricata all’orecchio del praticante, come per imitare testa e collo drizzati di una gru; i colpi vengono portati in avanti, con il polso diritto e disteso. Un’altra comune tecnica di mano a gru è detta hak  uik (ala di gru), una doppia parata con le mani che imita fortemente le azioni difensive e aggressive di una gru, quando apre le sue ali. I movimenti di ‘hak uik’ aiutano ad afferrare e a tirare via il polso di un pugno che sopraggiunge. Ad un calcio spesso segue una difesa con ala di gru, quindi le mani, che difendono nell’Hung Gar, proteggono un campo di visione dell’avversario, così come le ali della gru coprirebbero gli occhi del nemico. Un calcio favorito in questa situazione è mo ying geuk, un calcio ‘frustato’, diretto e veloce come il lampo che si dice essere così rapido da non generare alcuna ombra. I colpi della gru dovrebbero essere leggeri e diretti a bersagli come gli occhi o la regione delle tempie. L’Hung Gar contiene anche una varietà di pugni circolari, colpi con le dita frustati a corta distanza, colpi con il dorso del pugno e colpi di gomito. Le mani ad artiglio sono utilizzate anche per afferrare ed intrappolare, trasformandosi in leve articolari.

Il difensore attende il movimento dell’attaccante (1). Appena l’avversario arriva con un calcio, il difensore (2) controlla il colpo con la propria gamba (3). Quindi afferra la gamba dell’avversario e colpisce con un’azione ad artiglio di tigre, all’inguine (4)

Poiché l’Hung Gar è uno stile del sud reso popolare durante i giorni della rivoluzione, comprende anche una moltitudine di forme con le armi: nel sistema Hung Gar sono infatti presenti diversi tipi di armi militari e loro derivati, come spade curve, lance, bastoni e piccole spade simili a coltelli, dato che la maggior parte dei rivoluzionari erano civili impegnati quotidianamente.

Le due armi più comuni sono il darn tao kwan (bastone ad una estremità) e i wu dip do (coltelli a farfalla).

I coltelli a farfalla sono armi del sud della Cina, divenuti popolari negli attacchi di sorpresa e a corta distanza. L’Hung Gar è uno stile per coloro che possono affrontare un duro lavoro di allenamento: se condotto da un insegnante qualificato le sue posizioni ampie e basse, e le sue tecniche di potenza richiedono un elevatissimo grado di prestazione che anche i praticanti delle attività fisiche ‘ad alto impatto’ di oggi farebbero fatica a sostenere.