Il
matto del Wing Chun
L'uomo,
l'artista, il maestro
di Andrea Derni
Ho
conosciuto Nino Bernardo durante uno stage tenuto presso la sua famiglia italiana.
Questo eclettico personaggio, nato a Macao e cresciuto a Hong Kong, vive a Londra
facendo il musicista e allenando il wing chun per passione.
Ammetto di essere riuscito a bloccarlo per sole due domande. Il resto di questa
intervista è il resoconto della lezione che Mr. Bernardo ha tenuto sulla
filosofia del wing chun. Sono riuscito a chiedergli direttamente solo qualcosa
sul come e sul perché ha cominciato a praticare il wing chun e le arti
marziali filippine. Le sue risposte sono state schiette e disarmanti, veramente
tipiche di un "matto" come lui.
'Ho cominciato o praticare il wing chun a 21 anni perché
sono un codardo. Cercavo un sistema efficace. Facevo il portiere di hockey e
potevo fare un casino con chiunque avessi di fronte. Ma sono un codardo. E così,
chiamala fortuna, chiamalo destino, ho conosciuto Whong Shun Leung e ho cominciato
a fare wing chun."
E ancora:
"Sono un grande esperto in niente. Ho fatto del
kali perché sono anche filippino ed ero curioso di capire la fregatura
filippina."
Per Nino Bernardo il wing chun è una cosa affascinante. È il trait
d'union fra il lato istintivo, animale e l'aspetto razionale dell'uomo.
"Il wing chun va studiato con l'anima dello scienziato,
non del lottatore". Questo studio porta a scoprire una forma di conoscenza
istintiva nell'azione. Così si completa l'equilibrio fra: "... quella
stupidaggine chiamata intelligenza, con la quale cerchiamo di fregare la natura
e "... l'emozione primaria che è la paura. Perché quando
hai paura puoi essere pericoloso.
"Il wing chun ti insegna quello che è logico: scappa se è necessario, non inseguirlo se ha perso."
"Il wing chun è il risultato di anni di ricerca e di lavoro. Impararlo
richiede una profonda analisi. Siccome siamo animali più furbi degli
altri, cerchiamo di non essere animali e finiamo per essere peggio. Per esempio,
abbiamo il complesso fenomenale di cosa c'è dopo la morte. Perché non fare le cose direttamente e semplicemente? Siamo noi che complichiamo una
storia semplice."
Durante lo stage sono stati trattati pochi argomenti tecnici con un occhio particolare
alla qualità di ciò che si fa. Questo è il modo di insegnare
di Nino Bernardo.
"Il wing chun serve per il mantenimento del corpo.
Non fai nulla, nella tecnica, che danneggi il tuo corpo. La pratica del sil
lim tao, la prima forma, nel lavoro statico della posizione a cavallo, fa bene
alla salute e alla circolazione. Non chiedetemi perché. Non so spiegarlo.
Un bambino impara di più nel primo anno di vita che nel resto della sua
esistenza. Così la prima cosa che studi nel metodo è la più
importante. Quando sentono che sei un istruttore di wing chun dicono che sei
un maestro di rissa. Il mio scopo è far capire che quest'arte affascinante
ti può dare molto senza che debba essere usata per picchiare."
Ma il meglio di sé, Bernardo lo dà quando parla delle forme di
condizionamento (le fregature) che la vita ci impone fin da quando siamo piccoli.
Il condizionamento, la paura, la rabbia sono stati dell'essere umano che hanno
riflessi nell'ambito sociale oltre che individuale.
"Se hai paura sei pericoloso. Chi è arrabbiato
è stupido, perché non può comunicare in modo intelligente.
Quindi, se sei arrabbiato e hai paura, sei uno stupido pericoloso."
Il pregiudizio è la paura della diversità, la paura di chi non
è condizionato a pensare come noi.
"Gli scontri fra umani nascono a causa del condizionamento
e della paura."
Gli stereotipi, i pregiudizi e le forme di condizionamento sono aspetti tipici
di ogni struttura sociale. Nino Bernardo è un individuo dotato di una
spiccata dialettica destrutturante rispetto ai modelli preconfezionati dei condizionamenti
sociali, della religione e del marketing.
"lo non sono un artista marziale, sono un artista
e basta. La mia casa e il cibo li ho attraverso la musica, il wing chun è una passione."
Quando Nino Bernardo prende in giro quei maestri che sfruttano il fatto di essere
orientali per il loro marketing marziale, è veramente indescrivibile.
Immaginatevi questo cino-filippino che un attimo prima parla in cantonese e
in italiano "... come Tarzan...", e un istante dopo si trasforma in
un satiro latino che si esprime in dialetto veneto!
Nino Bernardo vi può piacere oppure no. Ma se volete capire qualcosa
di più del mondo delle arti marziali, questo è un uomo da conoscere.