LE DODICI FORME LETALI

Le reali arti marziali ci dovrebbero fornire una capacità di muoversi che sia naturale e di corretta costruzione per il corpo. In particolare, quelle arti marziali che provengono dalla scuola più interna, escludono il movimento innaturale, con tensione esterna che avrebbe effetti nocivi sulla stessa composizione chimica del corpo. Taiji o Dim Mak è una di quelle arti marziali che consente al corpo di muoversi naturalmente, con il solo uso dei muscoli adibiti al lavoro da eseguire, in una sincronia perfetta ed armonica tra ogni tendine, ogni osso, ogni muscolo. Questo tipo di movimento consente al corpo di rinnovarsi più prontamente, come del resto dovrebbe essere, e di liberarsi delle vecchie cellule al fine di far crescere nuovo tessuto, in armonia con l'Universo. L'Universo vive e si muove in un suo certo modo caotico: ed è lo stesso modo in cui il corpo cresce e si rinnova; se la nostra mente e il nostro corpo sono lontani da questa armonia, non si congiungeranno al caos naturale e presto diverranno malati, fino a morire.

Qualunque cosa ha un suo ciclo vitale, ma abbiamo provocato un accorciamento del nostro, anche solo nell'essere “esseri umani”. Viviamo in un contesto del tutto innaturale, che ci fa muovere, mangiare e, cosa più importante, pensare, in maniera innaturale. 

L'uomo non era destinato ad essere Killer, non gli furono date le armi naturali per esserlo, agli animali sì: non è la “via” dell'uomo quella che porta a fare del male o a uccidere, anche se gli essere umani, in verità, stanno già uccidendo, non solo gli animali, ma anche i suoi simili. La maggior parte della popolazione mondiale è diventata “innaturale”, mangiando cibi innaturali, muovendosi e pensando nel modo sbagliato: ed è strano che qualcosa che tratta di un'arte 'mortale' possa farci tornare ad uno stato più naturale attraverso il modo in cui ci muoviamo. Il più letale modo di muoversi è in realtà anche il più naturale, quando ci muoviamo naturalmente altre cose iniziano a mettersi a posto, fino ad armonizzarsi con gli ingranaggi dell'Universo. Essere uomini del 21° secolo significa anche desiderare in maniera innaturale e più veloce, sempre più spesso vorremmo evitare di spendere tempo ad imparare una nuova arte marziale, più che mai quando si tratta di un'arte tanto complessa qual è il Taijiquan nella sua forma più antica.

Le 12 forme letali tratte dal Dim Mak sono in questo senso un aiuto per comprendere ed apprendere il movimento naturale e circolare del corpo, e possono essere utilizzate, da sole, quale arte marziale separata. Tali forme provengono, appunto, dal Dim Mak e in passato erano destinate soltanto agli allievi più avanzati o ai membri di quelle famiglie che avevano ereditato i sistemi di arte marziale originali in Cina. Veniva insegnata una tecnica all'anno, in un periodo di 12 anni, al termine del quale il praticante era così esperto nell'uso delle sue stesse mani che sarebbe stato impossibile competere con lui. E dopo un allenamento così lungo, comunque, lo studente desiderava non combattere più: e questo perché i movimenti erano stati creati da persone di genio che ben conoscevano il flusso del “qi”, cioè dell'energia, attraverso il corpo; e lavorare su questo flusso avrebbe consentito di 'ridiventare' nuovamente esseri umani.

L'allievo sarebbe stato in grado di uccidere con un dito senza neanche pensare, ma d'altra parte avrebbe trovato, comunque, sempre un modo per non farlo.

La Storia

La storia delle 12 forme letali non è chiara. Tuttavia da alcune fonti, includendo Chang Yiu Chun, nipote di Yang Shou Hou (e uno dei suoi tre allievi), viene riportato che fu Chang San-Feng a creare le forme dopo avere sperimentato e sviluppato il Dim-Mak: ma se i movimenti di Dim-Mak (quelli oggi conosciuti come Taijiquan) siano antecedenti alle 12 forme letali, non è chiaro. Probabilmente le 12 forme vennero sviluppate prima, mentre i movimenti di Taijiquan sarebbero un successivo rifinimento. Si suppone anche che Chang fosse diventato un po' diffidente in età avanzata, al punto da non tollerare che altri avessero conoscenza di ciò che lui aveva scoperto e approfondito: a questo andrebbero attribuiti i movimenti di Taijiquan creati per “occultare” - letteralmente - le applicazioni marziali ed insegnarle soltanto agli studenti e ai familiari più stretti.

Chang San-Feng nacque, si pensa, nel 1270, e pare abbia creato il Dim-Mak e in seguito il Taijiquan, verso l'inizio del 1300, ma questo non è comunque affatto chiaro.

Era agopuntore ed artista marziale, e fu il lavoro di una vita che lo portò a realizzare il sistema più letale di difesa personale. Così, con un paio di seguaci, iniziò a sperimentare e a verificare ciò che derivava dal colpire i vari punti con pressioni, direzioni e combinazioni differenti: quello che risultò li sbalordì per la troppa pericolosità. E tutto ciò che oggi è rimasto del “vero” Taijiquan, non è che una forma annacquata di quegli insegnamenti, anche perché non sono molti i maestri moderni che conoscono “quelle” applicazioni dei movimenti.

Le 12 forme letali furono ereditate dalla famiglia Yang che le mantenne segrete, insegnandole esclusivamente ai consanguinei.

Chang Yiu Chun fu uno dei tre soli studenti di Yang Shou-Hou, nipote di Yang Lu Ch'an, il fondatore dello stile Yang di Taijiquan.

Le 12 forme segrete

Le 12 forme segrete e mortali ci insegnano molte cose, la più importante è la connessione fra i movimenti del corpo. Questo non significa soltanto che ogni muscolo, ogni articolazione ed ogni osso del corpo sia interconnesso e coordinato, ma anche che la mente è relazionata al corpo e che ciò che la mente dice il corpo immediatamente esegue, senza alcuna esitazione. Insegna, inoltre, economia di movimento, e anche molto di più, come ad esempio "mai dare all'avversario anche una sola pausa". Così, se stiamo colpendo con il palmo destro e ruotando verso sinistra, possiamo anche colpire con il sinistro, contemporaneamente: questa è economia di movimento ad un livello base; le 12 forme ci portano però molto oltre e ci fanno apprendere anche qualcosa di inerente il movimento subconscio, e cioè il contesto in cui sappiamo reagire a qualsiasi situazione ci venga presentata, con un movimento corretto che non richiede il pensiero.

Fa-jing è un'altra area che viene insegnata: si impara come attaccare utilizzando il corpo intero, senza più pensare soltanto a quella parte del nostro corpo che attacca. Il corpo esplode, ed istantaneamente un palmo, un pugno o un gomito vengono coinvolti in tale esplosione fino a diventare, insieme, attacchi molto potenti sferrati da distanza molto ravvicinata. Le forme ci forniscono, inoltre, sistemi di allenamento su attacchi continui, senza sosta, fino a che l'aggressore viene atterrato, senza più possibilità di costituire pericolo: ciascun movimento di attacco è preparato dal precedente e rimbalza in quello successivo.

All'inizio è bene imparare le forme “a solo”, poiché non si tratta di una forma continua ma di 12 forme separate; in seguito ci si allena con un partner che ci 'porta' attacchi, a cui si reagisce con una delle 12 tecniche differenti, dette “san-sau” (kumite in giapponese), avanti e indietro nel luogo di allenamento, eseguendo ciascuna tecnica da entrambe le parti. Le 12 forme letali ci insegnano molto, anche sul modo in cui muovere il corpo in maniera naturale e il più possibile armonica: in tal modo ci si migliora nel corpo e nella mente, fusi in una sola cosa. Corpo e mente devono agire all'improvviso e in sincronia, e questo è il solo modo in cui qualsiasi buona arte marziale può lavorare ed essere efficace contro veri attacchi.

Le forme a “solo”

Le forme sono una parte importante dell'allenamento: se si dovessero allenare direttamente in coppia, faremmo assegnamento su risposte già condizionate (quelle magari acquisite dopo anni di movimenti scorretti nel corso del nostro primo periodo di allenamento) e non si imparerebbe mai tutto quello che deve essere allenato da questo metodo. Occorre re-imparare come portare i pugni, apprendere come contrarre ed espandere il corpo così da renderlo simile ad una molla che si carica e si rilascia, in armonia con ciò che la mente sta facendo e anche con quello che è stato provocato in noi da un attacco. Vi è veramente molto lavoro interno in ciascuna forma ed è questo il motivo per cui gli allievi dei maestri cinesi del passato impiegavano 12 anni per apprenderle in maniera appropriata.

Nessuna parte del corpo si muove senza che lo faccia il corpo intero: ogni movimento viene dal centro, ciascuna parte del corpo è interconnessa, così se il centro si muove, il corpo intero si muove direttamente fino all'estremità delle dita. Questo è Fa-Jing o “energia esplosiva”. All'inizio si troverà difficoltoso ottenere potenza nel colpire o nel portare pugni da distanze molto ravvicinate. Ma in seguito, mente e corpo cominceranno a coordinarsi e la potenza arriverà.

Le tecniche dei 12 “palmi mortali” e l'agopuntura

Il nostro corpo è attraversato da 12 principali meridiani energetici, e ciascuna delle 12 forme è direttamente relazionata ad ognuno di questi. A rotazione, ciascuna di queste tecniche o forme fa riferimento ad un differente organo del corpo, aiutando a curare tutto ciò che potrebbe essere mal funzionante o che magari comincia da esserlo. Ciascuna delle forme, inoltre, fa riferimento ad un differente elemento: la prima forma, per esempio, è collegata al fuoco, cioè al cuore; ed anche è utile nel fare disperdere qualsiasi condizione che abbia a che fare con un eccesso di acqua.

Esiste anche un momento di “massimo energetico” durante la giornata consigliato per l'esecuzione di ciascuna forma per ottenere il maggior beneficio a livello salutare, mentre ciò non risulta importante nel caso vengano allenate le applicazioni per la difesa personale; ciascuna forma può essere eseguita lentamente come se si eseguisse una forma di taiji: se eseguite in questo modo, si ottengono i benefici di qi gong descritto, relativi a ciascuna forma.

Forma n°1: “mani a serpente”

Questa forma prende il nome dal modo in cui si muovono le mani: con un movimento a “esse”, o, cosa che i più credono, ad un serpente, quando si rizza pronto a colpire.

Aspetto salutare e curativo

La prima delle dodici forme è associata al cuore. Il suo elemento è il fuoco, e per rendere al massimo la sua finalità curativa, dovrebbe essere praticata fra le ore 11 e le 13. Essendo relazionata al cuore, questa forma agisce naturalmente sul cuore e sui vasi sanguigni in ogni caso, anche se non la si allena all'orario prescritto.

San Sau

L'azione intera richiede meno di un secondo.

 

Forma n°2: “mani diritte”

Questa forma sviluppa grande calma e stabilità interna/esterna. Può essere utilizzata ad esempio quando si deve affrontare un colloquio di lavoro o un esame. Sviluppa in qi gong per l'attacco; fornisce la necessaria energia per mente/corpo o qi per andare avanti e attaccare, qualsiasi cosa si abbia da fare. Nella basilare e pura applicazione marziale, questo qi di attacco verrà utilizzato contro l'attaccante, ma può essere impiegato nello steso modo, sia che riguardi un attacco fisico sia una circostanza di vita quotidiana.

Aspetto salutare e curativo

La forma lavora sul piccolo intestino e sui vasi sanguigni; il suo elemento nella medicina tradizionale cinese è il fuoco. Il massimo energetico si raggiunge fra le 13 e le 15.

San-Sau

Forma n°3: “cambi di palmo”

E' la prima tecnica in cui viene utilizzato solo il palmo, e ha questo nome perché il palmo cambia in maniera esplosiva per attaccare, utilizzando le sue diverse parti. Sviluppa la capacità di mutare non solo nella difesa personale, ma anche nella vita. Viene utilizzato quando “ci si è fossilizzati”, per esempio. Si dice che provochi una modificazione dell'energia all'interno del corpo, rendendola più viva. Nella difesa personale rende capaci di cambiare a situazioni che variano e ad utilizzare la giusta arma per la giusta situazione in maniera subconscia.

Aspetto curativo

Questa forma lavora sui reni e governa il midollo osseo. Il suo massimo energetico si raggiunge fra le 17 e le 19, il suo elemento è l'acqua.

San-Sau

Kata n°4: “mani lanciate”>

Questa forma è così chiamata perché riferita a ciò che fanno i palmi: è come se i palmi stiano continuamente lanciando qualcosa. A livello di qi gong si sviluppa “energia intrinseca” nel basso addome o tantien, e ci dà la potenza del qi o, anche, l'abilità di fare uso della nostra energia intrinseca, per quanto attiene alla difesa personale e anche alla salute.

Aspetto curativo

Sotto l'aspetto salutistico il qi gong trasforma la nostra energia sessuale per utilizzarla nella cura dell'organismo e anche per la cura degli altri. I testi cinesi dicono che questo particolare qi gong “riempie il tantien con il qi”. L'organo interno collegato con questa forma è la vescica, che governa il midollo osseo. Il suo elemento è l'acqua. Il momento ideale per l'esecuzione di questa forma è fra le 15 e le 17.

San-Sau

Forma n°5: “mani ondeggianti”>

La forma è così chiamata per il modo in cui il palmo vibra all'impatto. Si fa uso del palmo, delle dita, del pugno a zampa di tigre e del gomito. Si lavora sulla testa per ottenere una migliore concentrazione. A livello marziale sviluppa una maggiore coordinazione tra cervello e mani.

Aspetto curativo

L'organo interno collegato a questa forma è il pericardio, la sacca che protegge il cuore e che è anche associato ai vasi sanguigni. Il suo elemento nella medicina cinese è il fuoco, e il momento del giorno migliore alla sua esecuzione è fra le 19 e le 21.

San-Sau

Forma n°6: “la mano che frantuma”>

Il qi gong sviluppa il fuoco nel tantien, e ci fornisce molto qi per essere in grado di lavorare nel senso marziale. Nelle situazioni quotidiane, questo qi gong aiuterà nel superamento di situazioni difficili e preoccupanti: come avere a che fare con un nuovo capoufficio, andare per un colloquio di lavoro e così via. Ma bisogna fare attenzione poiché ci può arrecare troppo qi in circolazione. A livello marziale come del resto nella nostra vita giornaliera, abbiamo bisogno di energia dura, ma qualche volta può essere un po' troppa.

Aspetto curativo

Questa forma lavora sul meridiano Sanjao o meridiano “del triplice riscaldatore”, e a un livello di base consente di lavorare sul corpo intero. Ci sono tre 'riscaldatori' che lavorano per noi: il basso, che riguarda l'eliminazione, il medio, rapportato alla digestione e il superiore, alla respirazione e al cervello. Il massimo energetico è raggiunto fra le 21 e le 23, la parte del corpo controllata sono i vasi sanguigni, mentre l'elemento rappresentato è il fuoco.

San-Sau

Forma n°7: “la mano a salice”>

E' così chiamata per il modo in cui si muovono i palmi: come i rami di un salice nella brezza, avanti e indietro. Il suo qi gong permette di scambiare tra loro differenti energie del corpo, mette in grado di cambiare rapidamente, non solo riguardo l'area della difesa personale, ma anche nella vita quotidiana.

Aspetto curativo

L'orario ideale per questa forma è tra le 23 e l'una. Essa lavora sulla vescica biliare e controlla muscoli e tendini: il punto specifico della vescica biliare che ha grande effetto su muscoli e tendini, è GB 34, localizzato appena sotto il ginocchio sopra la grossa protuberanza sull'esterno della gamba. Utilizzato in agopuntura, cura qualsiasi problema abbia a che fare con muscoli e tendini; nel Dim Mak invece li danneggia , in particolare quelli della gamba. Il suo elemento nella medicina tradizionale cinese è il legno.

San-Sau

Forma n°8: “mano a martello”>

Chiamata così perché palmi e pugno non sono utilizzati secondo il modo consueto nel Fa-Jing, ma semplicemente 'martellano' sulla bocca e sui punti, utilizzando la potenza del bacino per dirigerli in maniera centrifuga. Questo qi gong lavora sul sistema nervoso centrale e ha un grande effetto calmante sull'intero sistema. Se eseguito lentamente, può essere utilizzato per un recupero dopo la malattia, o per ottenere un effetto calmante in caso di agitazione o di collera.

Aspetto curativo

Si lavora sul fegato, da questo deriva la capacità di combattere la collera. Il suo elemento nella medicina cinese è il legno, l'orario del massimo energetico fra le 1 e le 3. La parte del corpo che controlla sono muscoli e tendini.

San-Sau

Forma n°9: “la mano tagliente che rimbalza”>

Così chiamata per la sua natura meno circolare. Più che un Fa Jing, un rimbalzo 'bumping' dei palmi provocato dal qi, utilizzato in una movenza non circolare. Questo qi gong è ottimo per coloro che sono affetti da sindrome di fatica cronica, in quanto apporta maggiore energia yang al corpo. Meno indicato per chi è già 'troppo' yang, o tende ad avere il viso arrossato, o diventa collerico velocemente. E' più indicato per il tipo yin.

Aspetto curativo

Questa forma è collegata ai polmoni, e il suo massimo energetico è collocato fra le 3 e le 5. Nella medicina cinese è collegata all'elemento metallo, e controlla la pelle e i peli del corpo.

San- Sau

Forma n°10: “la mano del piccolo cerchio”>

Questo qigong allineerà i tre centri o i tantien (centri psichici). Nel fare questo, l'intero organismo sarà in totale armonia fisicamente, mentalmente e spiritualmente. Nell'area inerente la difesa personale metterà in grado l'intero organismo di agire come un tutto senza pensare, senza pensare, come fa un animale quando è attaccato, senza alcun pensiero logico. I tre centri sono detti 'superiore', proprio sulla fronte in mezzo agli occhi, 'mediano' in prossimità del plesso solare, e 'inferiore', circa 3 pollici sotto l'ombelico, sulla linea centrale.

Aspetto curativo

L'elemento collegato per questa forma nella MTC è il metallo ; è collegato al grosso intestino mentre controlla la pelle e i peli del corpo . Il max. energetico per questa forma è tra le 5 e le 7

San-Sau

Forma n°11: “mano a forma di aquila”>

Questo qi gong è utilizzato per sviluppare il weiqi, o il qi che circola sulla superficie del corpo per proteggerlo dalla malattia e dall'attacco esterno.

Aspetto curativo

Questa forma è associata allo stomaco e controlla il tessuto connettivo. L'orario ottimale per questa forma è fra le 7 e le 9. Il suo elemento nella medicina tradizionale cinese è la terra.

San-Sau

Forma n°12: “la mano del doppio cambio di palmo”>

Questo qi gong è utilizzato per equilibrare l'accumulo di energie yin e yang nel corpo. Il mio pensiero è che dopo avere eseguito 11 forme abbastanza esplosive sia necessario riequilibrare il corpo, in modo tale da farlo ritornare ad uno stadio “normale”.

Aspetto curativo

Questa forma fa lavorare la milza e controlla il tessuto connettivo. Il suo massimo energetico si raggiunge tra le ore 9 e le 11.

In questo modo si è compiuto l'intero cerchio, avendo iniziato con il cuore dalle 11 alle 13. L'elemento corrispondente nella medicina tradizionale cinese è la terra.

San-Sau

 

Conclusione

Ogni azione eseguita provoca un flusso di energia che pervade l'interno del corpo: anche per far muovere un dito è necessario il qi, che deve giungere dal Tantien fino alla parte del corpo che compie l'azione. Gli antichi lavoravano esattamente su quei movimenti che mandavano il qi verso determinate parti del corpo, facendolo fluire attraverso i 12 principali meridiani di agopuntura, e curando di conseguenza gli organi associati. Questo è il modo in cui il Taiji ed il Bagwa operano sull'aspetto curativo e così anche le 12 forme letali del Dim Mak.

Nell'area marziale è più facile osservare come lavorano le 12 forme: il movimento fisico è maggiore; quello interno è ora rappresentato più esteriormente..

Ognuna delle precedenti forme dovrebbe richiedere più di due secondi per essere eseguita, e per la maggior parte di esse, anche meno di uno. Dovrebbero essere eseguite come un'azione di Fa-Jing, facendo scaturire durante l'esecuzione qualche rumore esplosivo con la bocca; andrebbero studiate con calma e senza fretta, e capite in profondità a livello interno. Non si possono imparare le 12 forme in un giorno e supporre di conoscerle; queste forme possono essere allenate a livello interno ed esterno della mente e del corpo, per tutta la vita e da esse si può imparare tutto ciò di cui si ha bisogno solo praticandole nella maniera corretta. Si potrà verificare allora un giorno di veder cambiare qualcosa all'interno e a quel punto si potrà afferrare il significato del “guerriero all'interno di noi”.

"Come puoi 'essere' se non 'conosci'?": questo detto cinese insegna che non possiamo dire di essere qualcosa quando non sappiamo veramente ciò che noi diciamo di essere. Alcuni dicono di essere artisti marziali per avere imparato qualche forma, o per avere alle spalle qualche combattimento in palestra; altri apprendono qualche forma di Taiji e se ne proclamano esperti. E invece occorrono anni per conoscere le arti marziali, e quando si sono appresi i movimenti fisici , si sta solo cominciando a capire ciò che vi è all'interno. Dopo avere praticato per almeno 5 anni, si può, forse, dire di essere entrati nella porta che si è chiusa dietro di noi e guardando avanti si può vedere la ricchezza di conoscenza che le forme possono apportare, e si può realizzare che al loro interno possiamo trovare il lavoro di una vita; si avrà l'opportunità di imparare molto durante questo periodo anche se non potrà sembrare, ma in un attimo sarà per lo più il lavoro interno che comincerà improvvisamente a dare i suoi frutti.

Tutte le forme fanno esclusivamente uso delle mani; vi è un vecchio detto nelle arti marziali interne: “i piedi sono per stare eretti, le mani per combattere”. Infatti, nel momento in cui si è giovani e robusti, si è in grado calciare alto e di rimanere su una gamba, ma ciò si può mantenere

per un breve periodo; in un attimo si realizza che non si è più giovani e ci si rende allora conto che la "giovinezza è soltanto un breve periodo della tua vita, la parte maggiore di essa è passata ad essere vecchio". Noi abbiamo bisogno di un'arte marziale curativa non creata su misura per i giovani, perché giovani si è per un periodo relativamente breve. Le 12 forme fanno uso esclusivamente dei palmi, mentre i piedi vengono utilizzati per sostenerci.

Queste forme ci manterranno in buona condizione per il resto della vita: con la pratica, le capacità autocurative diventeranno migliori e con l'avvicinarsi dell'età più avanzata non occorreranno più le abilità marziali, perché saranno divenute tutt'uno con le capacità di guarigione: e quando ciò si realizza, ci si ricongiunge con l'Assoluto.

Dobbiamo infine ricordare, per quanto riguarda il lavoro in coppia, che nel momento in cui si inizia a lavorare con un partner, non ci deve mai essere idea di competizione.

Nelle arti marziali non si dovrebbe mai cercare di essere migliore di qualcun altro: si impara per la nostra difesa e per quella dei nostri cari, non per dimostrare il nostro 'essere superiori' alle spese di un altro essere umano.

Al “combattimento competitivo” non dovrebbe mai essere concesso di entrare nel campo delle arti marziali: le competizioni di push-hands sono anche peggiori. A coloro che gravitano nell'area del Taiji piace credere di essere taoisti, o di seguire una filosofia antica ricca di pace e di armonia: e tuttavia partecipano alle competizioni di push-hands con il solo fine di mostrare di essere migliori di altri…