Qualche elemento
per presentare la vostra scuola:
(grazie per
fornire il vostro logo e, se possible una vostra foto, una con i vostri allievi
per illustrare l’articolo)
CHAN
KÉO Jean-Marc
Noblot
La scuola :
indirizzi, orari, insegnanti, itinerari, federazioni
BASE PARIS / Wing Chun
Kung Fu
INSTRUCTEURS : Mo AMMAR / Yan MARIBÉ / Jean-Max BOSQUET
Mercredi
de 20h à 21h30 et vendredi de 19h00 à 20h30
CEASC
23 rue de la Sourdière
75001 Paris
Métro : Opéra (ligne 7), Pyramides, Palais Royal
BASE PARIS / Jiu Jitsu
Brésilien Instructeur MANU
IDRISSI
Mardi
20h à 21h30
Jeudi 20h à 21h30
CLUB LAFAYETTE
27 Rue des petits hôtels
75010 Paris
Métro : Poissonnière (ligne 7), Gare du Nord, Gare de l'est
BASE KIAI CLUB / Jiu Jitsu Brésilien
lundi de 20h30 à 22h
Mercredi de 20h30 à 21h45
et vendredi de 20h15 à 21h30
KIAI CLUB
9, rue de navarin
13006 Marseille
SCUOLA KUNG-FU WING CHUN BASE FINALE LIGURE Carlo Bonuccelli rappresentante ufficiale per l’Italia
Palestra ISTITUTO ALBERGHIERO:
VIA Manzoni (Final Borgo) Finale Ligure - SV
Tel. 347.470.5517
ITALIA
LUNEDI 20:00 - 22:00
GIOVEDI 20:00 - 22:00
Emilio Grasso rappresentante ufficiale Scuola B.A.S.E. GENOVA
Martial Arts & Healing Academy c/o Associazione Sportiva A.
Licheri, Salita nuova N.S. del Monte 3c
- GENOVA Zona S. Fruttuoso (Via Torti - Via Paggi) per informazioni: Telefono:
338 288 94 82
ITALIA
Istruttore Paolo CRIFFO
Wellness Way Club Via Bevilacqua, 4r -17100 - SAVONA
per informazioni: Telefono: 019 848.9948
L’’école
BASE’ è stata affiliata alla federazione PWKA al seguito della quale Chan KÉO e
Jean Marc NOBLOT sono stati caposcuola per il Wing Chun, ora è affiliata con ‘ASI’
Il vostro percorso: avete
praticato altre Arti Marziali, come
avete scoperto il Wing Chun
e perché l’avete scelto:
Ho ‘debuttato’ nelle
arti marziali nel 1981, con la pratica di Jun Fan, Jeet Kune Do et Kali
Escrima, con gli unici rappresentanti, in Francia – a quel tempo - di Dan
Inosanto: Jean Pierre Defosse et Didier Trinocque. Abbiamo organizzato il primo
stage ‘francese’ di Dan Inosanto; un secondo venne organizzato nel 1985 e fu in
quell’occasione che la maggior parte degli attuali istruttori di Kali e Jun Fan Jeet Kune Do ebbero l’opportunità di incontrare
Dan Inosanto. Mi sono interessato al Wing Chun poiché, sapendo che era
lo stile che Bruce Lee aveva praticato e sul quale aveva basato il suo Jeet Kune
Do, e visto che il Jeet Kune Do in sé non si insegna, non essendo uno stile, mi
è sembrato logico provare a capire il significato che aveva potuto avere e su
quali basi si era appoggiato per sviluppare il suo stile. Ho incominciato ad
interessarmi al Wing Chun, allora quasi sconosciuto in Francia, nel 1985, ed ho
organizzato, con Jean Pierre Defosse, uno stage per Sifu William Cheung: era la
prima volta che un grande maestro di Wing Chun veniva in Francia. Fu in quel
periodo che con Jean Pierre Defosse, divenimmo i rappresentanti francesi di
Sifu William Cheung. Lo facemmo venire l’anno seguente per un secondo stage, e il Wing Chun, grazie a questi eventi, cominciò a
diffondersi in Francia.
Nel 1986
ho incontrato Nino Bernardo, rappresentante europeo di Sifu Wong Sheun Leung.
Cominciai allora a studiare a Londra al «Basement», la scuola di Sifu Nino
Bernardo, e nel 1991 ricevetti dalle sue mani il mio ‘diploma’ di istruttore.
Nel 1994 sono partito con Chan Kéo - a
quel tempo l’unica allieva francese donna di Sifu Nino Bernardo - per
l’Italia su sua richiesta, al fine di assisterlo nei suoi insegnamenti nelle scuole
italiane. Avemmo così la possibilità di
abitare sotto il suo stesso tetto e di ricevere dal maestro l’insegnamento più autentico
e tradizionale.
Fu
l’anno in cui il Sifu Nino Bernardo mi consegnò il diploma che certificava il
mio livello tecnico di insegnante e di praticante di Wing Chun. Nel 1995 con
Chan Kéo sono partito per Hong Kong al fine di perfezionarmi sotto la guida di Sifu Wong Sheun Leung: dopo un lavoro intensivo durato
alcuni mesi, siamo tornati in Francia dove aprimmo la nostra scuola: B.A.S.E
(Body Mechanic Applications for Self Evolution).
In cosa il Wing
Chun si differenzia dagli altri stili di Kung Fu ?
Non abbiamo conoscenze sufficienti riguardo agli
altri metodi per poterne parlare con precisione, ma mi sembra che molti stili
di Kung Fu si basino sui movimenti, nonchè sulle strategie e sulla psicologia
degli animali.
Il Wing
Chun che abbiamo studiato con Sifu Wong Sheun Leung si differenzia per il fatto
che si basa sui movimenti del corpo umano e obbedisce alla legge che regola la
meccanica del corpo così come le strategie e la psicologia a lui legate.
Praticate
soltanto Wing Chun o avete aggiunto altri elementi (eskrima,
brasilian jujitsu, chinna)?
Chan KÉO ed
io abbiamo sempre continuato a praticare il Kali Escrima, che avevamo peraltro cominciato
prima del Wing Chun; inoltre il
WING CHUN KUNG FU che noi avevamo appreso da Sifu Wong Sheun Leung ci ha
attratto per la logica e la semplicità basata sullo studio della meccanica del
corpo finalizzato al combattimento, in cui il concetto di ‘stili’ non è preso
in considerazione. Perciò non ci siamo mai sentiti ‘rinchiusi’ o ‘schiavi’ di
uno stile: quando, dopo 15 anni di pratica, aprimmo la nostra scuola, un
allievo, Chahriar DASTOURI, praticava il Brazilian Ju Jitsu; è stato lui a
farci conoscere questo ‘sistema’ che ci è sembrato molto interessante perché
basato su una utilizzazione intelligente della meccanica del corpo a terra, oltrechè un complemento assai utile al sistema ‘a mani nude’ rappresentato dal Wing Chun.
Siamo quindi partiti
nel 1998 per gli Stati Uniti, dove siamo rimasti cinque anni a studiare il
Brazilian Ju Jitsu (1 anno da Rickson Gracie, 4 anni dai Machado), poi
siamo partiti per il Brasile: 1 anno da Royler Gracie
et Vinicius Aieta. In questo periodo abbiamo preso parte a diverse competizioni.
Ecco la lista:
Jean-Marc
NOBLOT :
Palmarès :
·
Vice Campione alla Coppa Pacifica
99 |
·
Campione degli Internazionali jj Machado 2000 |
·
Vice Campione degli Internazionali Rickson Gracie 2000 |
·
Campione degli Internazionali Joe Moreira 2000 |
·
Vice Campione degli Internazionali d'America 2000 e 2001 e medaglia di
bronzo in tutte le categorie 2000 |
·
Campione degli Internazionali d'America versione senza kimono regole
Abu Dhabi 2001 |
·
Medaglia di bronzo al Torneo Internazionale pro. senza kimono, regole
Abu Dhabi "King of the Hill" 2001 |
·
Medaglia di bronzo ai Campionati Internazionali pan américani 2002 |
·
Vice Campione di California 2002 |
Chan
KÉO :
Palmarès:
·
1a europea medaglia d’oro al Torneo
Internazionale Machado 10 luglio 1999. |
·
1a europea campione al 7o campionati internazionali Joe Moreira 18 settembre
1999 |
·
1a europea vice campione: 1° invito ai campionati internazionali Jean
jaques Machado 8 luglio 2000 |
·
1a europea vice campione agli: 8o campionati internazionali Joe Moreira
3 settembre 2000 |
·
1a europea vice campione degli Stai Uniti agli internazionali i d'America
2 dicembre 2000 |
·
1a europea vice campione in tutte
le categorie ai campionati internazionali jean jacques Machado. 14 luglio
2001 |
·
1a europea "King of the Hill" campione internazionale
professionale in tutti gli stili senza kimono, regole Abu Dhabi e vice
campione con kimono 3-4 novembre 2001 |
·
1a europea campione di California ai:
campionati internazionali di California 23 giugno 2002 |
·
1a europea vice campione di : the first annual American national
brazilian jiu-jitsu championship (cinture viola/marroni/nere) 2-3 novembre
2002 |
·
1a europea vice campione di: vi coppa pacifica 8-9 marzo 2003 |
·
1a europea vice campione ai campionati internazionali pan américani
2003 (cinture viola/marroni/nere) 26-27 aprile 2003 |
Il Brasilian Ju Jitsu fu integrato nel programma della scuola al nostro
ritorno, nel 2004.
Che armi
utilizzate?
Utilizziamo
i ‘Bart
Chaam Dao’ (coltelli a farfalla) del Wing
Chun così come il bastone lungo, che non si limitano ad essere ‘armi’ ma sono ancor
di più strumenti che permettono di
comprendere ed integrare i concetti e i principi del Wing Chun. Utilizziamo
anche le armi che sono parte integrante dei metodi del
Kali Escrima e cioè ‘spada e daga’, ‘due mani’, ‘larga
mano’, ‘bastone doppio’
Quali sono le finalità del
vostro Wing Chun?
Crescita
dell’individuo
Conoscenza di sè
Controllo e gestione
delle emozioni
Miglioramento fisico
e mentale
Che tipo di
allenamento (fisico e marziale) proporreste?
Tutto dipende dagli
obiettivi: se si è agonisti la tabella di allenamento e il metodo saranno
diversi rispetto a quelli di un amatore o di chi pratica con l’obiettivo della
difesa personale o di chi si mantiene
nell’ambito dell’insegnamento.
Per quanto riguarda l’aspetto della difesa
personale:
l’allenamento deve
basarsi sull’aspetto emozionale e della sorpresa, che sarà fondamentale al
momento di uno scontro al quale non si è preparati e che arriverà, come capita
spesso, quando meno ce lo si aspetta. Occorre quindi essere dotati di una
grande capacità di adattamento, senza dimenticare l’atteggiamento e la capacità
di osservazione, perchè più in fretta si identifica il rischio meglio sarà.
Per le competizioni ecco la
tabella di allenamento che seguivamo quando eravamo agonisti:
6 ore al giorno: 2 ore al mattino (studio tecnico); 2 ore al
pomeriggio (condizionamento), 2 ore la sera (combattimento intervallato da sequenze
di condizionamento muscolare specifico, di allungamento e riscaldamento al
mattino, e di souplesse al pomeriggio, per finire con esercizi di stiramento e
rilassamento la sera. Programma di 6 giorni su 7 durante il periodo di
‘competizione’ e di 5 giorni su 7 fuori gara.
La
condizione fisica è un fattore molto importante, anzi, il più importante.
Infatti, anche se siete tecnicamente superiori al vostro avversario ma non
avete una buona forma fisica, ci sono buone possibilità che egli vi sia
superiore.
E’ come
avere una Ferrari senza benzina: in questo caso anche una bicicletta vi
supererà.
Per chi pratica a livello
amatoriale:
Com’è
scritto nel libro di Myamoto Musashi, ‘Il libro dei cinque anelli’: «Nelle arti
da combattimento il dilettantismo è causa di molte ferite e di molti problemi>>
Questo
perché è fondamentale che chi pratica per dilettantismo non cerchi di copiare o
di seguire il tipo di allenamento dell’agonista o dei ‘professionisti
della sicurezza’ che per forza risulterebbe troppo ‘elevato’ per lui, e
rischierebbe di provocargli delle ferite, ma soprattutto svilupperebbe un senso
di frustrazione che potrebbe essere molto negativo per la sua evoluzione.
E’ in
questo caso che il ruolo dell’insegnante ha una grande importanza.
Per chi avrà vocazione
all’insegnamento:
E’ di
fondamentale importanza saper bene integrare i concetti e i principi che
costituiscono il ‘sistema’, per essere capaci di adattarli e orientarli in
funzione degli obiettivi prefissati, senza allontanarsi troppo dal significato
originale.
Come vedete il
futuro del Wing Chun in Francia (nell’ambito sportivo, della difesa personale,
dello studio tradizionale...)?
In questi
ultimi anni il Wing Chun ha avuto un notevole sviluppo, in Francia, attraverso
l’apertura di alcune scuole di differente lignaggio. Questo è molto positivo e permette al praticante di avere
una possibilità di scelta maggiore per trovare il metodo che gli sarà più
consono e di far scaturire un confronto critico
che consenta di far conoscere il Wing Chun ancora di più.
Per quanto riguarda l’aspetto
tradizionale,
finchè i concetti e i principi sono ben riproposti ed insegnati tali e quali,
nel rispetto di un loro ben definito contesto, allora il futuro di questa
eredità sopravviverà.
A tale
proposito ecco una citazione del nostro Sifu Wong Sheun Leung, illuminante al
riguardo:
Il Wing
Chun è una scienza e non un’arte. Non bisogna copiare il maestro, perchè in
questo modo non vi potete esprimere e non avrete la possibilità di migliorare.
Bisogna fare in modo che l’allievo non sia nella condizione di creare un suo
metodo personale : un Sifu deve insegnare e praticare i concetti
esattamente come li ha imparati, al fine di salvaguardare la purezza del
sistema. Ma poichè ciascun allievo è diverso, bisogna insegnare in maniera
realista, trasmettendo l’essenza del Wing Chun nei concetti e nella teoria,
lasciando così l’allievo libero di esprimersi e di comprendere come utilizzare
le tecniche.
Per quel che riguarda l’aspetto della difesa personale, la reputazione del Wing Chun è ben nota e non deve essere provata.
Per quel che riguarda l’aspetto
sportive, è
chiaro che lo sviluppo di tutte le arti marziali così come quelle pugilistiche
sono passate per la competizione.
Al giorno
d’oggi il Wing Chun non è rappresentato nell’ambito di questi incontri: manca molto
perché il sistema non si adatta, in quanto rimane troppo limitato dalle regole.
Ciò è vero ma, nonostante tutto, è tuttavia possibile testare alcuni concetti e
principi del nostro sistema all’interno di un ambiente ostile e confrontarsi
con praticanti di altri stili, valutando soprattutto le nostre capacità ad
adattarli e renderli funzionali malgrado le restrizioni
Questo
può essere in ogni modo un buon esercizio d’adattamento e risultare molto utile
nel caso di un confronto reale che rischia anche di presentare alcuni limiti non
dipendenti da noi.
Questo è il motivo per cui la nostra scuola si è inserita
in un contesto tale da consentire ai nostri allievi di partecipare ad incontri
all’interno di differenti stili del tipo Sanda ed altri, organizzati con la
nostra federazione, la PWKA.
Peraltro
abbiamo ottenuto molti risultati positivi, malgrado le restrizioni dovute alle
regole poco vantaggiose per i combattenti di Wing Chun. Risultati che hanno
dimostrato come il Wing Chun poteva non solo combattere, ma anche risultare
molto efficace.
Gli altri
competitori erano molto entusiasti ed interessati al Wing Chun e si
dispiacevano che non fosse maggiormente rappresentato.
La nostra
speranza è che altre scuole di Wing Chun francese ci possano raggiungere, contribuendo
a tenere alto l’onore del Wing Chun francese
Ringraziamenti
Vorrei
ringraziare Jean-Pierre DEFOSSE che mi ha fatto scoprire le Arti Marziali
Nino BERNARDO, benchè i nostri metodi siano oggi
differenti, gli siamo riconoscenti per tutto quanto ci ha insegnato, sia sul
piano marziale che umano
WONG SHEUN LEUNG, a cui rendiamo omaggio e che ringraziamo per
averci aperto lo spirito all’universalità della meccanica del corpo
nell’aspetto del combattimento e per averci fatto comprendere che non
bisognerebbe mai essere schiavi di un sistema ma il suo maestro
CHAHRIAR DASTOURI, per la sua amicizia durante tutti questi
anni (25 in tutto!!) e per averci fatto scoprire lo splendido sistema del
Brazilian Ju Jitsu
VINICIUS AIETA, per la sua accoglienza, la preparazione
come coach, e la sua amicizia
AMMAR MOHAMED, che, oltre ad essere
nostro allievo ed amico, è anche il nostro principale sponsor e senza il quale
la scuola Base non sarebbe quello che è
CHARLES JOUSSOT, per i suoi
consigli, la sua amicizia, il suo esempio
A tutti i nostri allievi, senza i quali non saremmo COACH, per la loro fiducia